Come già ripetuto nel mio precedente articolo sul pellegrinaggio Giubilare di Rozzano al Duomo di Milano, lo spirito del Giubileo, prima di essere un’esperienza di perdono dei propri peccati, è un invito a liberare gli indigenti e i fragili da debiti e condanne. E’ un anno di grazia e remissione di debiti sociali. Non una semplice parentesi con un inizio e una fine, ma una lente con cui giudicare e vivere ogni giorno della vita. Perché nasce per “portare ai poveri il lieto annuncio, proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista” (Lc 4, 18, Is 61 1-2). Ecco perché, sempre nel mio precedente articolo, proponevo – in occasione del pellegrinaggio del prossimo 20 settembre, proposto dalla Comunità Pastorale Discepoli di Emmaus, a cui aderiranno molti rappresentanti della giunta e del consiglio comunale – misure sociali a favore dei poveri della città.
Tutto questo non è un semplice atto di carità sociale perché, oltre ad essere coerente con le radici del Giubileo, è di grande portata sociale e politica: un dono di gratuità generativo di fiducia verso le istituzioni, non solo verso chi lo riceve ma anche verso tutta la comunità. Fiducia che aiuta a favorire atteggiamenti di gratitudine e riconoscenza grazie ai quali una comunità può fare passi avanti sulla via della partecipazione e della responsabilità. Un invito a tutta la comunità a proporre, in vista del decreto Caivano Bis e della candidatura di Rozzano a capitale della cultura italiana 2028, idee e progetti per disegnare e immaginare insieme il futuro di Rozzano.
E così, oltre a crescere nel senso di appartenenza e identità collettiva, riuscire a superare divisioni sociali e di appartenenza politica che, davanti al bene comune della comunità, dovrebbero sempre essere messe da parte. Come la divisione che si è concretizzata, dopo l’ordinanza dell’amministrazione comunale che anticipa l’orario di chiusura dei minimarket alle ore 19.30 e ne vieta la vendita di bevande refrigerate d’asporto, per mezzo di un ricorso di alcuni esercenti di Rozzano a cui il Tribunale Amministrativo Regionale è intervenuto a favore, anche se fino al 30 settembre, della legittimità dell’ordinanza. Divisione nata per mancanza di quella fiducia reciproca tra l’amministrazione comunale e i minimarket che avrebbe aiutato a raggiungere il fine della sicurezza senza arrivare alla chiusura e allo scontro in un tribunale.
Fiducia sociale in grado di far prosperare una comunità perché come un piccolo seme (Mt 13,32) che, una volta cresciuto, è in grado di assicurare, a chiunque si dovesse trovare in difficoltà, un rifugio e un riparo sempre disponibile. Una mano sempre tesa verso cui aggrapparsi nelle salite della vita e, grazie alla quale, guardare al futuro con un animo rinnovato e pieno di speranza. Perché la vera speranza quando attecchisce è sempre, non individuale, ma comunitaria.
E con tale animo intriso di fiducia e speranza reciproca, partecipare al pellegrinaggio Giubilare in programma il prossimo sabato, con la consapevolezza di aver vissuto, già prima della partenza, grazie a questa comunione sociale e spirituale, lo spirito del vero Giubileo. E da quel momento in poi sarà tutto un’eccedenza di benedizione, non solo per le nostre vite, ma anche per la città di Rozzano.
Così sarà un Giubileo di vera fraternità.