Questo blog, rivolto a tutti i cittadini di Rozzano, è uno spazio che mira a favorire uno sguardo critico, libero e autonomo sugli avvenimenti sociali, culturali, politici ed economici della nostra città con l’intento di promuovere tra la gente, non solo una sana coscienza civica, ma un vivo desiderio ad occuparsi del bene comune e a sentire l’importanza della partecipazione alla vita cittadina.
L’esigenza nasce dalla consapevolezza che lo sviluppo integrale di una comunità non può dipendere solo, come avveniva in passato, dalla presenza delle istituzioni pubbliche e del mercato (realtà economiche), ma anche e soprattutto da quella parte civile della comunità – formato da associazioni, cooperative, parrocchie, laici associati in vario modo – che ha il diritto, e direi anche dovere, di partecipare e collaborare alla gestione del bene comune e di tutti quei beni relazionali – amicizia, buon vicinato, impegno civico, volontariato di varia natura, solidarietà – senza le quali non ci può essere una rinascita comunitaria.
In tale contesto, la stessa amministrazione comunale è invitata – come espresso anche nella sentenza 131/2020 della Corte costituzionale in cui si riconosce il ruolo delle iniziative delle libere associazioni a partecipare attivamente alla vita politica di una comunità, non solo nella realizzazione di progetti pubblici, ma anche nel decidere le priorità di intervento – a co-programmare e co-progettare insieme alle realtà civili del territorio il bene comune della città.
Questo per un semplice motivo: le attività di interesse generale, e quindi anche il bene comune, toccando la vita sociale di una comunità, non sono pertinenza esclusiva di chi vince le elezioni, ma vanno concertate insieme al mondo che è espressione concreta della socialità di un territorio.
Tornando alla nostra Rozzano, capiamo, e lo approfondirò nel primo articolo di questo blog, perché l’approccio dell’amministrazione comunale al Decreto Caivano Bis, nel quale Rozzano è stata inserita, è stato socialmente e politicamente non edificante.