A volte la musica, come la preghiera, diventa capace, non solo di immaginare e sognare un mondo migliore, ma di ispirare menti e cuori per una società più giusta ed inclusiva. E la musica, quando ciò accade, diventa una splendida preghiera laica da cantare e recitare, al di là delle appartenenze religiose, per ritrovarsi insieme a scoprire che “si può dare di più senza essere eroi”. Come stupendamente cantato da Morandi, Ruggeri e Tozzi nel famoso brano “Si può dare di più”, che, dopo averlo ascoltato per caso questa mattina, è stato di ispirazione per una riflessione in merito alla presentazione, avvenuta ieri, della nuova giunta comunale, impegnata per i prossimi cinque anni a dare di tutto e di più per una Rozzano diversa e migliore. E qualcosa di più già poteva essere fatto già adesso “perché dentro di noi”.
E sarebbe stata una risposta concreta e altamente simbolica della volontà della nuova amministrazione a impegnarsi in modo straordinario a rispondere a una situazione di disagio e degrado sociale peggiorata, dopo le tre sparatorie accadute in pochi giorni, nelle ultime settimane. Anche perché far parte del decreto caivano bis, non è solo, grazie ai fondi economici in arrivo, una benedizione, ma anche purtroppo una maledizione, conseguenza di una situazione di emergenza sociale che richiede, per essere affrontata, di una risposta della stessa ma opposta intensità, ovvero straordinaria.
E in questo contesto, creare un assessorato – che accentrasse diverse deleghe inerente alla sicurezza, al degrado sociale e alle diseguaglianze economiche, con il ruolo, magari, di coordinazione dei fondi in arrivo del decreto caivano-bis, come del resto fatto dal ministro per gli affari Europei con il PNRR, non solo insieme a tutti gli altri assessori, ma anche insieme a tutte le realtà civili, sociali e religiose di Rozzano – sarebbe stata una risposta di lotta alla violenza urbana molto concreta ed efficace. Un chiaro messaggio di impegno contro violenza e disagio sociale inviato sia ai responsabili di questi tristi episodi ma anche a tutta la città. Un segno concreto di speranza per tutta la comunità.
E stride anche, spulciando tutte le deleghe assegnate, e mi scuso in anticipo se sbaglio, non notare deleghe associate al termine “sociale“. Perché senza nessuna riqualificazione e rigenerazione sociale, Rozzano non sarà mai nelle condizioni, a prescindere dello sforzo che si farà sul versante della sicurezza, di uscire dal fuoco di violenza che, proprio sotto le ceneri di tante emarginazioni sociali, cova accendendosi spesso improvvisamente.
E la delega delle nuove tecnologie e intelligenza artificiale, lungimirante ed innovativa, assegnata al Vice sindaco, non ci potrà mai aiutare né a contenerlo e figurarsi a spegnerlo. Perché l’intelligenza artificiale sarà capace di generare contenuti di alta qualità, ma non avrà mai il coraggio e il cuore di scendere tra le vie della città a proclamare, e ne siamo in tema, un Giubileo di rinascita per nostra città.
Buon Giubileo di Speranza a tutti.