Ancora una volta un colpo di efferata violenza macchia il volto della nostra amata comunità di Rozzano, chiamata a trasformare questa ferita in occasione di riscatto sociale e rinnovato impegno contro ogni forma di criminalità.
Insieme, sacerdoti, religiosi della città e Consiglio Pastorale, rivolgiamo un appello a tutta la società civile: ciascuno, nel proprio ambito, si senta corresponsabile nel costruire una cultura della legalità, per ristabilire la giustizia e restituire dignità e buona fama alla nostra popolazione.
Siamo chiamati a un impegno concreto per contrastare ogni forma di violenza anche minorile e di disagio giovanile, affinché i nostri ragazzi trovino modelli educativi positivi e percorsi di crescita sani, lontani dalla logica delle armi e dell’aggressività.
Tutti adoperiamoci per edificare una società dove le famiglie possano vivere nella sicurezza e i giovani crescano nel ripudio della violenza. La Chiesa, insieme a quanti operano per il bene comune, continua a resistere alle forze disgregative nei nostri territori, nella certezza che un mondo migliore si costruisce insieme.
Invitiamo credenti e non credenti alla cura degli spazi cittadini, a dire con forza no a ogni forma di violenza, a contrastare lo spaccio e il consumo di droga, a impegnarsi per una città costruita sulla legalità.
Come comunità cristiana, preghiamo perché ciascuno si senta chiamato ad essere operatore di pace e costruttore di una comunità sana, dove il degrado e l’illegalità non siano più tollerati.
La comunità ecclesiale DISCEPOLI DI EMMAUS.

Buongiorno.
Sono Stefano, uno dei fornitori della vostra comunità pastorale.
Anche se a distanza, mi capita di osservare le diverse iniziative per il bene civile che voi sacerdoti ed educatori portate avanti con impegno e con costanza sul difficile territorio in cui vivete.
Malgrado serva a poco, voglio esprimere tutto il mio supporto morale e la grande stima per il fondamentale lavoro e opera di bene che svolgete quotidianamente.